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Molti tesserati di Pesaro e della provincia di Pesaro e Urbino possono approfittare fin da subito della convenzione, visitando la nostra vetrina sul sito Amica Card.
“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”
Ippocrate
Ogni "paziente" dovrebbe avere con il proprio nutrizionista un rapporto di cordialità e fiducia. Perché il trattamento dietetico abbia veramente effetto è necessario instaurare una certa complicità con il nutrizionista, il quale dovrebbe discutere assieme alla persona i problemi che l'hanno spinta verso un trattamento dietetico e le possibili soluzioni, al fine di intervenire nel modo più corretto senza troppo gravare sulle abitudini alimentari e lo stile di vita soggetto stesso. E' quindi importante instaurare un vero e proprio rapporto umano, fondato sulla stima e la fiducia reciproci: il "paziente" deve credere nelle capacità del proprio nutrizionista ed impegnarsi seriamente nel seguire le indicazioni che gli vengono fornite, dall'altra parte, il nutrizionista deve coinvolgere attivamente il soggetto nella stesura di una dieta mirata e personale, credendo nella volontà di seguirla dello stesso, e nel suo impegno per ottenere risultati concreti.
E' con quest'ottica che effettuo le mie consulenze nutrizionali, come se il trattamento fosse un percorso da intraprendere assieme al “paziente”, passo dopo passo, verso la soluzione dei problemi che l'hanno spinto a rivolgersi a me.
La discussione del problema e delle possibili soluzioni è una parte importante della consulenza nutrizionale in quanto, insieme alla persona, si discute il problema che l'ha spinta all’accumulo del peso e successivamente verso il percorso dietetico ed, una volta inquadrato chiaramente il "problema", concordiamo insieme le soluzioni che più si adattano al caso.
Il piano alimentare sarà consegnato secondo le modalità concordate con il soggetto stesso.
Colloquio e raccolta dati generici: è la prima fase della consulenza in cui parlo con la persona, per conoscerla, capire il motivo per il quale intende seguire una dieta ed esaminare i motivi che l'hanno spinta a chiedere un aiuto al nutrizionista. Durante il colloquio avviene una prima raccolta di dati utili alla stesura del piano dietetico, riguardanti sia le abitudini alimentari che lo stile di vita della persona.
Durante il primo colloquio viene svolto un lavoro di conoscenza, anamnesi alimentare e famigliare, per capire il motivo per il quale intende seguire una dieta ed esaminare i motivi che l'hanno spinta a chiedere un aiuto al nutrizionista. Avviene una prima raccolta di dati utili alla stesura del piano dietetico, analisi degli esami di laboratorio, abitudini alimentari, stile di vita della persona.
L'anamnesi familiare prevede due soli ambiti: gli ascendenti (i genitori e i nonni) e i collaterali (fratelli e sorelle). Si indaga dunque sullo stato di salute dei genitori e dei collaterali del paziente o sulla loro eventuale età e causa di morte. Questo punto è molto importante per conoscere i fattori di rischio genetici (che possono essere visualizzati tramite un test del DNA), ambientali, o l'eventuale predisposizione familiare. Alcune condizioni patologiche non si trasmettono con modalità ereditaria ma è provata la predisposizione familiare.
In questa fase effettuo valutazioni antropometriche (rilevazione di peso, altezza, circonferenze e calcolo del BMI).. La valutazione della composizione corporea viene effettuata attraverso l'uso di un bioanalizzatore tricompartimentale, che permette di calcolare la composizione corporea in termini di massa grassa, la massa magra, muscolatura, acqua corporea totale, intra ed extra cellulare. Sia la misurazione antropotmetrica che il rilievo bioimpedenziomentrico sono necessari per stimare lo stato di nutrizione della persona e per svolgere i calcoli dei fabbisogni energetici, al fine di poter elaborare un piano alimentare ottimale e specifico per ognuno.
L'anamnesi alimentare è un'indagine che mi permette di conoscere le abitudini alimentari del soggetto sia attuali che passate, le eventuali terapie nutrizionali pregresse, i suoi gusti ed il generale stile di vita che conduce. Già in questa fase posso consigliare alla persona eventuali cambiamenti che sarebbe salutare adottare, sia a tavola che, in generale, nella vita di tutti i giorni. Il passo successivo è la stima del fabbisogno energetico della persona. Questo avviene indagando sulle attività quotidiane che il soggetto svolge, come lavoro, sport, hobbies ed interessi, e rapportando il tutto alle misurazioni antropometriche e bioimpedenziometriche precedentemente effettuate. In questo modo posso sviluppare un programma dietetico che sia il più vicino possibile alle abitudini ed alle esigenze del soggetto, senza perdere di vista gli obiettivi che, insieme, ci siamo prefissati di raggiungere.
Nuove frontiere della ricerca alimentare
Nutrigenetica e Nutrigenomica: due facce della stessa medaglia
Per ricevere lo sconto basta mostrare la Card Digitale attraverso l'App Amica Card.
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Lascia un tuo commento, una recensione e, perché no, la tua opinione riguardo alla convenzione Amica Card e al network: i suggerimenti dei miei clienti e tesserati sono importanti!
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Dr.Ssa Patrizia Bontempelli Biologa - Nutrizionista Pesaro
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Ogni "paziente" dovrebbe avere con il proprio nutrizionista un rapporto di cordialità e fiducia. Perché il trattamento dietetico abbia veramente effetto è necessario instaurare una certa complicità con il nutrizionista, il quale dovrebbe discutere assieme alla persona i problemi che l'hanno spinta verso un trattamento dietetico e le possibili soluzioni, al fine di intervenire nel modo più corretto senza troppo gravare sulle abitudini alimentari e lo stile di vita soggetto stesso. E' quindi importante instaurare un vero e proprio rapporto umano, fondato sulla stima e la fiducia reciproci: il "paziente" deve credere nelle capacità del proprio nutrizionista ed impegnarsi seriamente nel seguire le indicazioni che gli vengono fornite, dall'altra parte, il nutrizionista deve coinvolgere attivamente il soggetto nella stesura di una dieta mirata e personale, credendo nella volontà di seguirla dello stesso, e nel suo impegno per ottenere risultati concreti.
E' con quest'ottica che effettuo le mie consulenze nutrizionali, come se il trattamento fosse un percorso da intraprendere assieme al “paziente”, passo dopo passo, verso la soluzione dei problemi che l'hanno spinto a rivolgersi a me.
La discussione del problema e delle possibili soluzioni è una parte importante della consulenza nutrizionale in quanto, insieme alla persona, si discute il problema che l'ha spinta all’accumulo del peso e successivamente verso il percorso dietetico ed, una volta inquadrato chiaramente il "problema", concordiamo insieme le soluzioni che più si adattano al caso.
Il piano alimentare sarà consegnato secondo le modalità concordate con il soggetto stesso.
Colloquio e raccolta dati generici: è la prima fase della consulenza in cui parlo con la persona, per conoscerla, capire il motivo per il quale intende seguire una dieta ed esaminare i motivi che l'hanno spinta a chiedere un aiuto al nutrizionista. Durante il colloquio avviene una prima raccolta di dati utili alla stesura del piano dietetico, riguardanti sia le abitudini alimentari che lo stile di vita della persona.
Durante il primo colloquio viene svolto un lavoro di conoscenza, anamnesi alimentare e famigliare, per capire il motivo per il quale intende seguire una dieta ed esaminare i motivi che l'hanno spinta a chiedere un aiuto al nutrizionista. Avviene una prima raccolta di dati utili alla stesura del piano dietetico, analisi degli esami di laboratorio, abitudini alimentari, stile di vita della persona.
L'anamnesi familiare prevede due soli ambiti: gli ascendenti (i genitori e i nonni) e i collaterali (fratelli e sorelle). Si indaga dunque sullo stato di salute dei genitori e dei collaterali del paziente o sulla loro eventuale età e causa di morte. Questo punto è molto importante per conoscere i fattori di rischio genetici (che possono essere visualizzati tramite un test del DNA), ambientali, o l'eventuale predisposizione familiare. Alcune condizioni patologiche non si trasmettono con modalità ereditaria ma è provata la predisposizione familiare.
In questa fase effettuo valutazioni antropometriche (rilevazione di peso, altezza, circonferenze e calcolo del BMI).. La valutazione della composizione corporea viene effettuata attraverso l'uso di un bioanalizzatore tricompartimentale, che permette di calcolare la composizione corporea in termini di massa grassa, la massa magra, muscolatura, acqua corporea totale, intra ed extra cellulare. Sia la misurazione antropotmetrica che il rilievo bioimpedenziomentrico sono necessari per stimare lo stato di nutrizione della persona e per svolgere i calcoli dei fabbisogni energetici, al fine di poter elaborare un piano alimentare ottimale e specifico per ognuno.
L'anamnesi alimentare è un'indagine che mi permette di conoscere le abitudini alimentari del soggetto sia attuali che passate, le eventuali terapie nutrizionali pregresse, i suoi gusti ed il generale stile di vita che conduce. Già in questa fase posso consigliare alla persona eventuali cambiamenti che sarebbe salutare adottare, sia a tavola che, in generale, nella vita di tutti i giorni. Il passo successivo è la stima del fabbisogno energetico della persona. Questo avviene indagando sulle attività quotidiane che il soggetto svolge, come lavoro, sport, hobbies ed interessi, e rapportando il tutto alle misurazioni antropometriche e bioimpedenziometriche precedentemente effettuate. In questo modo posso sviluppare un programma dietetico che sia il più vicino possibile alle abitudini ed alle esigenze del soggetto, senza perdere di vista gli obiettivi che, insieme, ci siamo prefissati di raggiungere.
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Dr.Ssa Patrizia Bontempelli Biologa - Nutrizionista Pesaro